Basket: Olympiakos demolito, Barça campione

Barcellona sul tetto d’Europa.

Come da pronostico, i biancorossi dell’Olympiakos non sono riusciti ad arginare lo squadrone messo in campo da coach Xavier Pascual, che ha dominato per tutta la partita. I catalani portano così a termine una stagione straordinaria, con un record favoloso in Eurolega (20-2) e un gioco capace di mettere sotto qualunque avversario, esprimendo una superiorità tale da apparire come la favorita alla vittoria finale già dal primo match. Questa apoteosi di vittorie si è conclusa proprio ieri sera, con la schiacciante vittoria sull’Olympiakos di coach Iannakis. Il risultato finale non lascia però spazio ad interpretazioni: un 86-68 che sarà molto difficile da digerire per Papaloukas e compagni. Tuttavia i greci, la squadra più ricca del continente, si vede tradire proprio dai suoi uomini migliori, strappati alle squadre NBA, come Childress e Kleiza, trascinatori nella semifinale con il Partizan finita all’overtime grazie alla freddezza dell’MVP del torneo Milos Teodosic. I catalani d’altronde non lasciano un attimo di respiro ai malcapitati avversari, e l’unico momento in cui l’Olympiakos sembra in grado di tenere testa ai temibili blaugrana è a inizio ripresa, quando si portano a -4 (52-48). Poi però il Barcellona piazza un maxi parziale di 19-4 e con 5 punti di Pete Mickeal tocca anche il + 19. Entrano Basile e Rubio, ma quest’ultimo, come Teodosic, non è all’altezza delle prestazioni sfoggiate in stagione, al contrario di Navarro, MVP di serata con 21 punti, 5 rimbalzi e 3 assist, e Bourousis, unico tra i greci ad essere in partita. Il Play (ed è proprio il caso di scriverlo maiuscolo), forse schiacciato dalla tensione e rallentato dall’emozione di essere arrivato così lontano a solo 19 anni, perde molti palloni, e anche se poi tenta di rimediare in difesa, non è il vero Ricky Rubio, quello capace di mettere a segno un gioco da 4 punti a Siena contro la Montepaschi (solo per citare una delle sue giocate migliori). C’è da segnalare una smisurata fiducia concessa a Victor Sada, eterna riserva in semifinale, da parte di coach Pascual, prontamente ripagato dal giocatore, autore di una prestazione straordinaria. E quando una squadra ha riserve del genere, c’è poco da fare: puoi solo farti da parte e inchinarti ai nuovi campioni d’Europa. E c’è anche un italiano in questa squadra di campioni: è Gianluca Basile, che nel 2004 subì una memorabile lezione dal Maccabi Tel Aviv giocando con la Virtus Bologna. Le facce deluse di Papaloukas e Iannakis a fine partita riflettono tutta la disperazione dei 4.500 tifosi giunti in massa dal Pireo, alla faccia della crisi in Grecia.
Termina dunque così un’altra edizione del massimo torneo in Europa, che vede la coppa strappata al domini di Panathinaikos (uscito incredibilmente al secondo turno) e CSKA Mosca, terzo alla fine, che se lo contendevano da 4 anni. E forse questo, da un gruppo del genere, ce lo potevamo aspettare.

Nespoli Stefano

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