Horst Koehler, gaffe a Kabul: gli costa caro
«Un Paese delle nostre dimensioni, concentrato sull’export e quindi sulla dipendenza dal commercio estero, deve rendersi conto che… sviluppi militari sono necessari in un’emergenza per proteggere i nostri interessi – aveva infatti detto durante un’intervista a una radio tedesca -, ad esempio per quanto riguarda le rotte commerciali o per impedire instabilità regionali che potrebbero influire negativamente sul nostro commercio, sull’occupazione e sui redditi» ha riferito Horst Koehler, il Presidente di Germania mentre era stato ospite di una radio in Afghanistan Sono queste le parole che glui sono costate caro, addirittura le dimissioni. Sono state duramente criticate da vari esponenti politici e dallo stesso Karl-Theodor zu Guttenberg, ministro della difesa, che venerdì scorso ha preso le distanze dall’ormai ex Capo di Stato.
Ciò riguarda la questione della missione in territorio afghano, che a suo avviso sarebbe stata giustificata dalla necessità di proteggere gli interessi economici del Paese all’estero; Koehler si dice frainteso, in quanto in suo atteggiamento è stato etichettato come esagerato secondo molti osservatori. Le dichiarazioni fatte dallo stesso ex Presidente sono addirittura contrarie a ciò che più del 60% dell’opinione pubblica pensa, compresa la stessa Merkel: Koehler si preoccupa del lato economico della questione, mentre al resto della popolazione importa proteggere la stessa Germania dal terrorismo internazionale. La cancelliera tedesca però di dichiara ‘sorpresa’ nel venire a conoscenza delle dimissioni di Koehler, afferma di aver provato a smuore le sue decisioni riguardo le dimissioni senza però successo.
Samini Imane